Ogni tanto, in un momento di improvvisa lucidità, mi rendo conto per qualche minuto di essere schiavo di questo schermo da 4 punto qualcosa pollici che tengo in mano.
Tiro su il naso, metto il telefono in tasca e mi guardo attorno: vedo belle ragazze, bei ragazzi, gente che legge, che chiacchiera, gente di tutti i colori, gente innamorata.
Se sono particolarmente fortunato vedo una bella alba (come oggi).
E sorrido un po’.