Non è che mi piaccia parlare di coronavirus. È che questa epidemia sta tirando fuori dinamiche interessantissime da osservare.
- L’accaparramento di risorse. Nonostante sia più che calmo, mi ritrovo con circa 15Kg di pasta. “Ne compro un po’ di più, non si sa mai” è stata la scusa che ho accampato. Pare io sia proprietario di ben 24 maxi-rotoli di carta igienica, equivalenti ad almeno una 50ina di rotoli normali.
- Lo smartworking. Per fortuna la mia azienda ha saggiamente deciso di lasciarci a lavorare da casa per l’intera settimana. Non sono mai stato così produttivo. Spero che questo esperimento apra un po’ di menti.
- Le consegne. Amazon dopo una sbandata iniziale consegna tranquillamente. Ho giusto comprato due cavolate arrivate in perfetto orario.
- Il medico di famiglia. A casa abbiamo avuto l’influenza e siamo in via di guarigione. Il mio medico di famiglia è molto giovane, ma molto smart. Ti telefona, ti manda email, e quando ne abbiamo avuto bisogno l’abbiamo sempre trovato. Un vero baluardo della tanta vituperata sanità italiana. No, il nome non ve lo dico, se no me lo rubate.
- Gli indesiderati siamo noi. L’ironia qui si spreca. Gli italiani non sono graditi in molte nazioni ormai. Come cambiano in fretta le carte in tavola!